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Chi siamo

 

Le prime ipotesi di istituzione di un Centro universitario dedicato alle questioni relative allo sviluppo competitivo del settore vitivinicolo nascono nell’Ateneo fiorentino negli anni ’90, quando dopo un periodo di profonda crisi si registra un importante processo di sviluppo del settore, anche se ancora poco strutturato e con profonde differenze fra territori e aziende. In questo scenario nazionale, il sistema produttivo toscano rappresenta una delle realtà di vertice del Paese, con un’immagine produttiva che si fonde intimamente con quella dell’intero territorio, divenendone in molti casi l’elemento caratterizzante sia sul piano culturale e paesaggistico, sia economico.
E’ proprio sulla scia di questa massima vocazione produttiva toscana che nasce agli inizi del 2000 presso l’Ateneo fiorentino l’idea di istituire un Centro per fare in modo che a tale vocazione venisse associata una altrettanto equivalente capacità locale nel generare conoscenze e professionalità di alto profilo: il tutto nella consapevolezza che le sfide della globalizzazione vadano innanzi tutto affrontate investendo sulla qualità del “capitale umano” dal quale dipende in larga misura la vivacità e l’attrattività di un territorio.
Tali idee maturarono in una proposta progettuale che inizialmente si concretizzò nella costituzione di un Centro di Studi sul Mercato del Vino (CeSMeV), considerando come le maggiori criticità future per il comparto vitivinicolo nazionale dovessero ricercarsi nelle sempre più complesse relazioni tra i sistemi produttivi locali e i mercati, di fronte alle problematiche rigidità dei primi e alle sempre più rapide variabilità dei secondi.
Nel 2004, le ipotesi di lavoro maturate nel Centro Studi, dettero luogo all’idea di modificare tale soggetto costituendone uno nuovo che operasse sia a livello di ricerca, sia di formazione, valorizzando le risorse e le esperienze già maturate e contribuendo direttamente a generare nuove iniziative. Tale ipotesi venne avanzata sia all’interno dell’Ateneo fiorentino, sia al MIUR per potere avere uno specifico finanziamento da destinare a tale nuovo soggetto. Ambedue le istanze furono positivamente accolte, con il MIUR che stanziò un finanziamento “una tantum” associato ad uno stanziamento annuo per il funzionamento ordinario del Centro.
A livello di Ateneo le proposte di modifica del CeSMeV vennero formalizzate con decreto del Rettore del 16 dicembre 2004, n. 1199 (prot. N. 61821, BU Unifi Anno IV, n. 1 gennaio 2005). In tale atto si autorizzava la riconversione del CeSMeV in un nuovo soggetto denominato “Centro di Ricerca e Formazione per lo Sviluppo Competitivo delle Imprese del Settore Vitivinicolo Italiano” (UniCeSV). Nell’ambito dello stesso atto, oltre alla definizione di un nuovo Statuto, considerato il riconoscimento da parte del MIUR di un fondo ordinario per il funzionamento dello stesso, venne inoltre attribuita al nuovo Centro autonomia amministrativo-contabile di spesa e finanziaria, con afferenza al Polo Centro Storico 2 – Agraria (Polo 6).
Con la successiva riorganizzazione dei centri di ricerca intervenuta con decreto rettorale n.85 prot. 1107 del 10 febbraio 2014, il Centro è divenuto Centro di ricerca di Ateneo organizzato su due Dipartimenti: il Dipartimento di. Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali GESAAF (poi divenuto DAGRI) come sede amministrativa e il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica.
Nel 2024 con Decreto del Rettore 37/2024 del 10/1/20224 si è ricostituito il Centro di ricerca ampliando le proprie competenze in modo di adeguarsi alle nuove esigenze di innovazioni digitali presenti nel mondo agricolo e in particolare nel settore vitivinicolo, comprendendo oltre i 2 tradizionali dipartimenti di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali e di Medicina Sperimentale e Clinica, anche il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione (DINFO).

Ultimo aggiornamento

19.09.2024

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